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Archive for the ‘Comune Milano’ Category

Un giovane politico per una nuova proposta elettorale.
Manfredi Palmeri rappresenta “la primavera che Milano si aspetta”.

MILANO – Un segnale di novità, di rottura rispetto «agli schemi del Novecento». Si presenta così, con il candidato sindaco Manfredi Palmeri, il Terzo Polo a Milano: Udc, Fli e Api insieme per la corsa elettorale di maggio. «Il sistema politico è in declino – ha osservato Savino Pezzotta – e noi che siamo oltre i concetti nominalistici di destra e di sinistra, proviamo a rispondere a chi per scelta politica non va a votare». Per Savino Pezzotta è “il candidato che unifica un’area che guarda oltre gli obsoleti concetti di destra e di sinistra in un nuovo modo di fare politica».

Milano laboratorio politico nazionale. Con una aspirazione: tornare a essere capitale morale del Paese. È questa l’aspettativa che il nuovo polo ripone nella candidatura a sindaco di Palmeri, «equidistante – dicono – a Letizia Moratti e a Giuliano Pisapia» e sostenuto da intellettuali come Marco Vitale e Massimo Cacciari.
“Milano non è quella che qualcuno ci racconta – ha concluso Palmeri – e con me se ne vedrà un’altra, perché c’è una città che deve emergere tenendo insieme la tradizione con l’innovazione”.

La campagna elettorale sarà lanciata il 21 marzo. «Milano sente il bisogno di una nuova primavera. Scriveremo il programma con i cittadini».

 

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La Moratti respinge le dimissioni presentate dall’Assessore Verga e vuole l’UDC fino a fine legislatura

Letizia Moratti non ha dubbi:
«Abbiamo lavorato per anni sulla base di un programma elettorale condiviso che non ha mai visto differenze rispetto agli obiettivi. Per questo non ho ritenuto di dover accettare le dimissioni».

La Lega con Matteo Salvini plaude:
«Sono contento che Verga rimanga perché sicuramente, con l’esperienza che ha come politico di lungo corso, potrà continuare a lavorare fino alle elezioni per la giunta del sindaco Moratti.

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Casini: «In città c’è il Terzo polo» (Avvenire – Ed. Milano)

Milano, terzo polo da solo (Corriere della Sera)

Udc, addio alla giunta: il futuro è il Terzo Polo (Leggo)

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Milano, 18 gennaio 2011 – “Le parole della Lega rispetto alle dimissioni di Verga dimostrano che l’UDC in questi anni in giunta ha lavorato bene”. Lo ha dichiarato Pasquale Salvatore, coordinatore cittadino dell’UDC a Milano e capogruppo in Consiglio comunale.
“Il leghista Salvini non riesce a capire che le dimissioni di Verga sono un atto di coerenza rispetto al quadro politico che si sta delineando a livello nazionale e locale con la nascita del Polo della Nazione e allo stesso tempo sono un atto di rispetto istituzionale nei confronti del sindaco Moratti”. “Noi ­ ha concluso Salvatore ­ non prendiamo ordini da nessuno perché a differenza di altri siamo contro la logica dell’uomo solo al comando e pertanto respingiamo al mittente queste critiche assolutamente infondate”.

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L’assessore Gianni Verga rassegna le dimissioni. “Deciderà il Sindaco Moratti”

Milano, 18 gen – Adesso è ufficiale: Udc, Api, e Fli presenteranno un proprio candidato alle prossime elezioni amministrative di Milano. Lo ha confermato il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, che proprio oggi ha avuto un pranzo di lavoro con i vertici locali di Api e Futuro e Libertà. Restano da stabilire il nome del cadidato e le modalità della candidatura, tutti i nodi verranno sciolti entro 15-20 giorni. ”A settimane – ha assicurato Casini – decideremo le modalità della candidatura e ufficializzeremo il nome del nostro candidato”. Il numero uno dei centristi ha pero’ evitato di sbilanciarsi sul nome del candidato. ”Gli enti locali – prosegue Casini – sono il terreno classico delle liste civiche, noi guardiamo alle proiezioni civiche con grande interesse”. L’obiettivo è quindi di offire ai milanesi un candidato con valori e programmi ”fuori dallo schieramento del centrodestra”.

Domani l’assessore alla casa di Palazzo Marino, Giovanni Verga, rassegnerà le proprie dimissioni al sindaco Moratti. Verga rimetterà il mandato e si dimetterà, segno di una grande sensibilità personale. Sarà poi il sindaco – ha concluso Casini – a decidere se è opportuno che lui completi il suo mandato da assessore”.

L’impegno è quindi «per una Milano che deve recuperare il ruolo di grande motore del Paese, un po’ dimenticato a scapito di una Roma che ha drenato troppe risorse. Abbiamo cinque o sei nomi eccellenti, tutti autorevoli. Alcuno hanno già dato una loro disponibilità di massima; valuteremo nei prossimi giorni quale sarà il candidato più forte». Il coordinatore cittadino dell’Udc, Pasquale Salvatore, ha confermato la nascita di un coordinamento unitario del neonato terzo polo e l’idea di costruire un inter-gruppo all’interno del consiglio comunale. Il coordinamento, come annunciato, sarà avviato lunedì prossimo, 24 gennaio.

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Pezzotta: “Restiamo, perché siamo fedeli al mandato degli elettori. Ma in questa città serve uno scatto nuovo”.

E da oggi l’Udc ha un nuovo membro: Alberto Mattioli.
Il responsabile milanese, Salvatore: “Segnale importante”


Il retroscena
– Letizia Moratti, sindaco di Milano, ha riunito i suoi assessori per parlare del programma elettorale ma la Lega si è rifiutata di discutere in presenza dell’Udc.
Chiara la strategia della Lega: alzare il prezzo sul via libera alla Moratti per avere più capacità di manovra nella formazione della prossima giunta. L’obiettivo del Carroccio è solo uno: la poltrona di vicesindaco, oltre ad un paio di assessorati «pesanti».

La replicaNonostante il diktat della Lega Nord, l’Udc ha confermato che la presenza nella Giunta Moratti dell’assessore centrista Gianni Verga non sarà in discussione, finché il partito non avrà sciolto le sue riserve sull’adesione formale al Terzo Polo.

Verso il Nuovo Polo – “Quando la Lega ci rimprovera che noi restiamo in giunta – ha aggiunto il segretario regionale Savino Pezzotta dell’Udc -, rispondo che certo noi restiamo, perché siamo fedeli al mandato degli elettori. Ma non abbiamo fatto un matrimonio. C’é un elemento di non ribaltonismo che dovrebbe essere preso in considerazione”. La decisione finale se restare in giunta sarà presa sentendo anche Fli e Api, “ma il nostro orientamento – ha aggiunto – è quello di restare”.
Prosegue Pezzotta: “Non chiedeteci se staremo con Moratti o con Pisapia. Chiedete quale sia il programma dell’uno e dell’altro e lo confronteremo con il nostro perché questo è il nostro modo di fare politica. Anche il nostro progetto non è contro la Moratti, né contro nessuno. Il nostro è un tentativo di dare alla politica una dignità”. C’è stato spazio, infine, per un accenno alla vicenda di Luigi Baruffi, fuoriuscito dall’Udc per confluire nel nuovo soggetto politico dei Popolari Italia Domani, intenzionati a schierarsi, invece, con Letizia Moratti. “A me dispiace che Baruffi se ne sia andato – ha detto Pezzotta. È stato un po’ frettoloso. Comunque, è andato lui ma è arrivato Mattioli”.

Mattioli il nuovo “acquisto” – Alberto Mattioli, ex vicepresidente PD della Provincia durante la leadership di Penati ha spiegato la sua scelta di militare attivamente nell’Udc avendo ritenuto “necessario e utile che nel nostro Paese ci sia una proposta politica alternativa e che possa essere un punto di riferimento per i cittadini che sono delusi da una decadenza del tutto evidente del centrodestra o che non si sentono rappresentati dalla sinistra”.

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COMUNICATO STAMPA 

Riduzione dei servizi e tagli al personale: l’ATM vittima designata delle politiche di Tremonti

Milano, 22 novembre 2010 – La manovra finanziaria di Tremonti lascia gli autobus e i tram dell’ATM fermi ai box. Con l’inizio dell’anno prossimo, Regione Lombardia taglierà 85 milioni dei contributi pubblici che ogni anno vengono destinati per il trasporto pubblico in città. Con buona pace del federalismo.

Il Comune di Milano non può sobbarcarsi ulteriormente il costo di una manovra devastante per interi settori, in particolar modo quello dei trasporti. Non si può sbandierare il messaggio di mobilità sostenibile in ogni occasione e poi danneggiare il trasporto pubblico che è alla base di questa battaglia. Rinnovamento della flotta in termini di vetture ecologiche e incentivi all’utilizzo dei mezzi in chiave antitraffico sono solo alcuni dei provvedimenti dell’azienda in tema di ambiente che di fronte a questo tragico scenario verrebbero a mancare, vanificando gli sforzi dell’azienda. Ecopass e Bike Sharing, seppur allargati, perdono di ogni efficacia se non sostenuti da un trasporto pubblico efficiente che senza fondi pubblici non può rimanere all’altezza di una metropoli europea come Milano.

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Mercoledì l’incontro a Roma con Italo Bocchino e Giuseppe Valditara. Oggi, l’endorsement per una coalizione allargata Pdl, Lega, Fli Udc. Dai microfoni del Tgr, il sindaco Letizia Moratti conferma la sua ricandidatura e lancia la «coalizione allargata» per le prossime comunali con i futuristi e gli uomini di Casini. «Sono in sintonia con i valori del Pdl e della Lega. Il mio percorso umano e politico mi vede in sintonia anche con i valori di Fli e dell’udc. Mi auguro che Milano possa essere il laboratorio dove si costruisce e si unisce e non si divide. Lavorerò per questo».

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Casini: «La Moratti sindaco? Decideremo se stare con lei». «A Palazzo Marino luci e ombre, bravi sull’Expo ma dopo le dimissioni di Stanca attenti alla paralisi»

L’amministrazione Moratti? “Luci e ombre”. Parola del leader UDC Pierferdinando Casini, ieri al Pirellone per lanciare il futuro Partito della Nazione in terra lombarda. “Come in ogni amminisrazione c’è un chiaro e uno scuro – ha spiegato Casini ai cronisti che gli chiedevano un parere sull’operato del Sindaco. “Ci sono elementi positivi e altri meno”.

Naturalmente, a Milano non poteva mancare una dichiarazione su Expo 2015. Casini si unisce al lungo elenco dei preoccupati per ciò che accadrà in vista dell’esposizione universale e parla di «paralisi» nella situazione della società: «Non vorremmo che da momento di riscatto l’Expo 2015 diventasse un’occasione persa per Milano, per la Lombardia e per l’Italia». Secondo il leader dell’Udc, l’aver conquistato l’Expo è uno dei principali titoli di merito di Letizia Moratti.
Una parola buona per l’ad che ha lasciato l’incarico: «Ho visto con preoccupazione le dimissioni di Lucio Stanca, non tanto per Stanca, ma perché sono state espressione di un disagio e di una paralisi che purtroppo si manifesta. Speriamo che queste ombre possano essere diradate e si vada rapidamente verso un’efficiente e trasparente organizzazione dell’Expo».

Il leader UDC si è però concentrato soprattutto sui temi di politica nazionale. Dall’ipotesi di un governo di larghe intese alla manovra di Tremonti (“iniqua perchè privilegia i furetti delle quote latte coccolati dalla Lega”) alla nuova formazione politica, infine, che dovrà essere “un partito diverso in grado di andare oltre la formazione dal quale proverranno gli aderenti“. A fianco di Casini il coordinatore regionale Savino Pezzotta, che ha ufficializzato che nei prossimi giorni saranno avviate le modalità del tesseramento che saranno diverse da quelle dell’Udc e che prevedono moduli differenziati a seconda dei movimenti che aderiranno. “Siamo convinti che anche in Lombardia saremo una formazione importante e determinante. Noi vogliamo porci come forza di rinnovamento”.

Leggi l’articolo de ”Il Giornale – Milano” (clicca qui)

 

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Pasquale Salvatore, capogruppo in consiglio comunale e neo coordinatore cittadino dell’UDC, in merito all’adozione del Piano di Governo del Territorio

Milano, 14 luglio 2010 – “Il Pgt appena adottato da parte della maggioranza di Palazzo Marino rappresenta un elemento di certezza nell’ambito del mercato immobiliare milanese. Con oggi viene finalmente definita la dimensione delle regole entro cui agire, rendendo ancora più dinamico questo settore chiave per lo sviluppo futuro della città”. Lo ha dichiarato Pasquale Salvatore, capogruppo UDC in consiglio comunale e neo coordinatore cittadino a margine della conferenza stampa a Palazzo Marino sulla presentazione del Pgt alla presenza del sindaco, dell’assessore Masseroli e dei capigruppo della maggioranza in consiglio comunale.

“La flessibilità garantita dal Pgt – precisa il capogruppo – sotterra definitivamente la visione centralistica di un piano regolatore superato dagli eventi”.
“A mio avviso, la delibera sostenuta con forza dall’assessore Masseroli – conclude Salvatore – è finora l’atto politico più importante di questo mandato. Sarà ancora più vitale portare a compimento l’iter di approvazione tra qualche mese”.

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